Carissimi adepti come ben sapete l’Oracolo si contraddistingue per l’approccio olistico e anticonvenzionale che diffida di sterili numeri, analisi su carta e altre osservazioni filosofiche che piacciono tanto ai cul-sulenti finanziari.
Eccoci dunque ad organizzare nello scorso fine settimana con un gruppo di fan dell’oracolo e altri appassionati di finanza un bel giretto nella capitale rumena per controllare di persona lo stato dell’economia balcanica e verificare pienamente la solidità del governo di ripagare i bond che copiosamente sono stati acquistati in questi mesi.
Ci riteniamo pienamente soddisfatti. I buoni dati macro certificati dall’Eurostat ben si sposano con quanto abbiamo visto: una città pulita, ordinata e pienamente funzionante. Un’immagine molto diversa da quella provinciale che si vuole appioppare a questo paese nell’italietta con crescita zero da 20 anni che sprofonda ogni giorno di più verso il sottosviluppo.
I rating debitori sono stati recentemente confermati con outlook stabile a BBB- dalle principali agenzie internazionali.
I punti deboli
Nella nostra analisi permangono tuttavia delle ombre: in particolare abbiamo facilmente notato che il livello dei prezzi è estremamente alto (in alcuni casi superiore a quanto si spenderebbe in Italia). Sensazione confermata dalle statistiche ufficiali: l’inflazione è molto superiore a quella media europea e non accenna a diminuire.
Con ogni probabilità la buona crescita economica e le dinamiche inflazionistiche interne necessiterebbero di una svalutazione del cambio, cosa confermata dalla bilancia dei pagamenti che pur recuperando terreno rispetto al picco negativo di fine 2022 rimane negativa.
Il committment del governo rumeno di entrare nell’euro (anche se non esiste una data certa) è però in questo momento di intralcio per un riallinamento della valuta a valori a nostro avviso maggiormente naturali. Le nostre impressioni di investitori olistici sono confermate dall’ultimo report della Unione Europea che vede l’economia (pur dimostratatasi largamente resiliente alla crisi ucraina) surriscaldata e il cambio sopravvalutato del 13% (report completo qui).
Il nostro giudizio finale rimane di hold sulle scadenze lunghe mentre le brevi (fino al 2029) risentono positivamente della curva dei rendimenti inclinata positivamente (caso rarissimo oggigiorno) per cui possono ben tornare utili per guadagni supplementari.
Per ora è tutto dalla terra del conte Dracula !! Enjoy your Romanian gains !!!