Bond ancora sugli scudi

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Ancora una volta ci risiamo: come nel 2013, 2016 e pochi mesi fa, le previsioni degli anal-isti si rivelano completamente sbagliate. I fantomatici rialzi dei tassi continui e imminenti vanno a farsi benedire con l’America che conduce le danze: deficit poderosi e tassi bassi, l’inflazione non preoccupa più ma soprattutto la Cina è nemico molto più concreto  e pericoloso di qualche zero virgola di crescita dei prezzi. Questo cambio siamo sicuri non completamente capito dai mercati sarà uno dei driver del decennio.

Ancora una volta le obbligazioni, salgono a livelli mai visti: il treasury americano arriva a un magro 2%, mentre dall’altro lato dell’Atlantico abbiamo i bund tedeschi sottozero e gli altri risibilmente bassi. Fanno eccezione i BTP italici ormai da evitare accuratamente: rischio per rischio meglio guardare sul Bosforo. Interessanti invece i governativi greci, meglio se con scadenza intorno ai 5 anni: gli ellenici sembrano ormai ammansiti dalla Troika e non spaventano più di tanto nel breve. Il sorpasso sulla cartaccia italiana è ormai imminente e facilmente prevedibile….

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