L’insostenibile distorsione fiscale 2 of 3 – Lo strano caso del Dott. Frantz e Mr. Evade

e00f2e869d4534e579cc2418264e4bb8Cari adepti eccoci alla nuova puntata del capitolo distorsioni fiscali. Un bell’esempio di come l’Europa sia assolutamente inadeguata come mercato comune millantando benefici che in campo finanziario sono totalmente inesistenti. Anzi il buon risparmiatore troverà senz’altro più conveniente investire ad Abu Dhabi o negli USA che in un altro paese europeo visto le terrificanti barriere distorsive peggio dei dazi degli anni ’30 del secolo passato.

Ma veniamo alla ciccia: parliamo del caro Dott. Frantz, esimio e stimato orologiere della Baviera. Il caro Dottore non solo è un affermato professionista ma anche orgoglioso risparmiatore di danari tedeschi e poi europei, odiando da buon Luterano debiti e spendaccioni. Negli anni ha accumulato ricchezze sicure investendo in titoli di stato e polizze vita garantite intestate alla moglie e ai suoi figli. Ma ecco che il mastro orologiaio sta notando che i titoli di stato tedeschi rendono un po’ pochino e vorrebbe differenziare la sua rendita magari potenziandola senza però eccessivi colpi di testa.

In questo contesto il caro Frantz viene invitato da un suo ricco amico, possessore di una villa gigante sul Lago di Garda, a trascorrere con tutta la famiglia una piacevole settimana di vacanza dopo mesi di duro e sapiente lavoro nella orologeria di famiglia.

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A dire il vero il Dott. F. preferirebbe un bel lago bavarese vista la sua diffidenza verso le astuzie italiche ma alla fine per non dispiacere l’amico accetta la sua offerta e riempe la sua Station Wagon di tutto il necessario. Al valico di frontiera la prima sorpresa: uno strano passaggio a livello senza ferrovia dove si ritira un bigliettino: Frantz non ha mai visto nulla del genere nella civile Germania. Sarà una stranezza italica per regalare un souvenir ai turisti ? Chissà. Intanto la famiglia Frantz nota che l’autostrada è piena di macchine e camion di ogni sorta: l’indisciplinato popolo italico non è infatti riuscito a costruire moderne ferrovie merci e trasporta tutta la mercanzia in giro per la penisola su strade congestionate. Ma ecco che all’uscita del lago di Garda il nostro scopre che il simpatico bigliettino serve invero al PAGAMENTO di un pesante tributo denominato “pedaggio” di cui non sospettava neanche l’esistenza !! Il caro Frantz non è per niente contento ma per il momento pensa a godersi la vacanza.

Al suo ritorno in Baviera scopre con stupore che la società gestrice delle autostrade italiche è una S.P.A. quotata in borsa con il nome di Atlantia e distribuisce golosi dividendi stabili nel tempo grazie al sostanziale monopolio della rete garantito per molti anni a venire. A questo punto Dott. Frantz ha un’idea: investire nella società monopolista e guadagnare ricchi gain a prova di bomba. Detto, fatto: chiama la sua banca e decide di acquistare 10.000 euro in azioni della società. Dopo qualche tempo controlla il suo estratto conto e ha la prima sorpresa: lo stato gabelliere italiano ha succhiato l’1 per mille della transazione dal conto dell’orologiaio (Tobin Tax). Poco male: il teutonico amico si aspetta un dividendo succoso del 7% annuo, che sarà mai questa modica quantità pensata per colpire gli speculatori ?

I mesi passano e il dividendo si avvicina: dott. Frantz si aspetta un bell’introito di 700 € da cui sottrarre la tassazione tedesca del 26,3%, quindi 515 €. Invece riceve 380,21 €. Il Dott. Frantz è scandalizzato: chi si è rubato i 135 € mancanti ?

39198265-angry-bavarian-man-with-gun-Stock-VectorEbbene ecco svelato l’arcano: la DOPPIA TASSAZIONE. Infatti le “unitarie” direttive europee prevedono che ogni stato possa liberamente tassare a destra e sinistra i dividendi, una volta nello stato di appartenenza della società e una volta nello stato di residenza del risparmiatore. In teoria esisterebbero anche delle procedure di rimborso (parziale) del “maltolto”, ma sono molto farraginose e onerose (ogni singola procedura può costare circa 100 €), quindi inutili per il piccolo risparmiatore. Il bello è che gli stati da una parte ammettono che la doppia tassazione non è dovuta ma dall’altra nessuno si preoccupa di rendere tutto il procedimento automatico. E parliamo di spazio economico europeo con dazi zero e liberi movimenti di capitale. Talmente liberi che è facilissimo per grandi multinazionali spostare spese e ricavi a loro piacimento per non pagare un becco di un quattrino buttando tutti i guadagni in Lussemburgo o Irlanda. Solo l’onesto Dott. Frantz viene fregato. A maggior scorno del Dottore, egli scopre che  il subdolo Mr. Evade, conoscente e saltuario cliente poco affidabile del Dott. Frantz, ha comprato le stesse azioni attraverso un conto falsamente intestato ad una sua lontana parente in Alto Adige e non paga la doppia tassazione.

Insomma oltre al danno la beffa. All’insostenibile pressione fiscale totale si aggiunge la distorsione di favorire investimenti nazionali invece che le aziende maggiormente meritevoli di investimenti (come avviene in tutti gli stati come gli USA) anche se di altro paese UE. Vergogna !!

PS: la doppia tassazione non si verifica per titoli di stato, obbligazioni societarie e capital gain di qualunque tipo.

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