Eccoci cari adepti al tema del giorno: inflazione USA è temporanea come giura e spergiura Jerome Powell oppure è molto più persistente?
Per l’Oracolo non ci sono dubbi, il tema inflattivo non solo non è temporaneo ma addirittura potrà dominare il decennio se le dinamiche prenderanno una certa piega.
Ma andiamo con ordine e lasciamo da parte balle e ballon d’essai che tanto piacciono agli anal-isti fumosi quanto sibillini.
Iniziamo a dire che la situazione riguarda principalmente gli USA, mercato dinamico, con demografia non da ospizio e soprattutto una politica fiscale e monetaria estramamente rapida ed efficace ad affrontare la pandemia con misure economiche subito sul campo di inusitata grandezza.
Ben diversa la situazione europea dove burocrati sempre pronti ad annunciare e mai a fare ancora si bighellonano tra documenti, piani e relazioni di intenti a fronte di quattro spicci che sono arrivati all’economia reale.
Ecco dunque che gli USA sono al centro dell’attenzione con inflazione galoppante oltre il 7% ai massimi da decenni. Ora la teoria economica ci dice che masse monetarie ingenti e stimoli fiscali altrettanto enormi difficilmente svaniscono come neve al sole soprattutto se non c’è alcuna intenzione di tirare il freno a mano ma anzi l’opposto. Tenere buona la popolazione impoverita e soprattutto la minaccia cinese sono molto più importanti per i policymakers di qualche punto percentuale buono per le statistiche.
Magari l’inflazione FOI o di altri indici al consumo non sarà enorme (ma a noi che ce frega? mica viviamo negli States) ma invece potente vediamo l’inflazione da asset che ci è particolarmente cara in quanto in grado d’arricchirci mediante aumento delle quotazioni di REIT, Azioni e Commodities. Eccoci dunque ancora una volta dopo l’inizio d’anno che già aveva preannunciato la scelta tattica di asset anti inflattivi a ribadire la scelta di azionario value, cash cow, reit, oro e altri beni a prova di bomba anzi addirittura avvantaggiati dal carovita o dal denaro facile o da entrambi
Poi ci sarà chi dice che la tecnologia disruptive distrugge l’inflazione e quindi non si può manifestare perché ammazzata nella culla da Amazzonne e Googgle. Lasciateli cianciare. Hanno capito poco e niente poveracci. Go inflation go!!!