Eccoci cari adepti ad un interessante giro di boa che come al solito manda totalmente in confusione anal-isti e consulenti pecorecci che si erano buttati in massa sull’ultimo grido di disruptive e innovation. Era stato un fiorire di SPAC, ETF tematici e IPO di aziende che promettevano di camminare sulle acque grazie a risultati straordinari. Ebbene questi ultimi mesi hanno iniziato a far scricchiolare queste fallaci convinzioni (l’oracolo già vi aveva avvertito della follia insita dietro questi eccessi nell’articolo il volo di Icaro)
Ma andiamo al sodo, la situazione si sta man mano spostando verso titoli sicuri e collaudati che beneficeranno del ritorno ad una certa normalità. La prima fase è stata molto incoraggiante, e i paesi principali borsisticamente parlando continuano a tirare tranquilli. Inoltre ora stanno arrivando nuovi vaccini ancora più veloci come il Johnson & Johnson che accelereranno la messa in sicurezza dell’economia.
Quindi le previsioni sono abbastanza facili: via dalle finte futuristiche aziende dei miei stivali e maggiore esposizione verso i vecchi immobili, aziende value e business tradizionali. Non è affatto escluso un calo temporaneo delle quotazioni, specialmente se paradossalmente ci fosse un eccesso di crescita economica con conseguente freno (reale o solo annunciato) dell’espansione monetaria e risalita dei tassi ora al lumicino.