Il portafoglio perfetto 2018 – seconda parte

Eccoci alla seconda puntata della asset allocation per il 2018.

Un breve riassunto: abbiamo visto come suddividere i danari in obbligazioni, azioni e liquidità e come nell’attuale congiuntura il mercato azionario sia pesantemente sopravvalutato, in special modo in alcune aree geografiche, e come tenerne conto con l’innovativo metodo ideato dall’Oracolo. Ora passeremo ad analizzare l’allocazione obbligazionaria.

In teoria questa parte dovrebbe essere “piece of cake”… infatti i grandi vati statunitensi dell’investimento teorizzano di “investire la parte obbligazionaria in titoli sicuri (titoli di stato Treasuries), di lunga durata (15-30 anni) che siano in grado di controbilanciare i corsi azionari. Tutte le altre tipologie obbligazionarie (High Yield, Corporate Bond, Subordinati….) sono da considerarsi sub-ottime in quanto correlate ai mercati azionari ma con un rendimento inferiore alle azioni“.

Quindi tutto facile ? Prendo un bel BTP a 30 anni e passa la paura !? Ma neanche per sogno. Diciamo che negli ultimi 100 anni non è stato mai così difficile ottenere un rendimento dal comparto obbligazionario rendendo molto molto difficile una giusta scelta.

Innanzitutto bisogna trovare un equivalente in euro del Treasury Bond americano, essendo l’area euro costituita da una pletora di stati con rischi intrinseci differenti. Verrebbe da pensare al Bund Tedesco, ma in questo momento rende lo 0,**%. Se un titolo rende quasi zero, come fa a controbilanciare ? Ha senso con questi rendimenti sgonfiati dalla BCE comprare qualcosa, a trenta anni poi ?

L’ars oracolare propone un approccio “a vista”, in cui si cerca di sgranocchiare qualche cifra percentuale di rendimento senza andare troppo lunghi, in attesa di un ritorno ad una politica monetaria meno espansiva.

Cerchiamo comunque di ottenere un qualcosa di decente stando bassi con la durata, perché più di così i tassi non possono scendere (potrebbero però rimanere molto bassi molto a lungo, ossia “Giapponesizzarsi”):

  • 50% Titoli di Stato area euro, investment grade, legati all’inflazione o ai tassi euribor;
  • 25% Obbligazioni in Dollari, visto lo spread Bund-Treasuries ai massimi storici (qui l’oracolo suggerisce di prendere una bel mix di  Petrobras 2025, Brasile 2028 o Turchia 2025);
  • 25% Obbligazioni corporate in euro con un rendimento decente (almeno 2-3% lordo e duration massima di due-tre anni). In questo momento c’è pochissimo in questo range. L’Oracolo sceglie la Mittel 2019 con un 2,8 di rendimento e scadenza 18 mesi.

Il paniere sarebbe composto dai seguenti titoli:

Obb

Ipotizzando cautamente un’inflazione futura intorno al 1,5% e con semplici calcoli matematici:

  • Duration media 3,6 anni
  • Rendimento medio 2,26% (a tassi euribor correnti)

 

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