Cari adepti oggi andremo ad esaminare delle società bistrattata ingiustamente dal mercato, che visti i chiari di luna con prospettive di improvvisa reflazione che stanno imperversando oltreoceano risultano alquanto appetitose. Con dollaro in calo ed atteso boom dei consumi statunitensi, i tassi dei T-Bond e dei Treasury in salita costante, cosa di meglio di un familiare “carrozzone” che paga moneta sonante e generosa in euro, valuta più deflazionistica e in area ancora depressa visto il pasticcio sul piano vaccinale e i lock-down a raffica che ancora contraddistinguono il decrepito pardon vecchio continente ?
Ecco allora che società di rete, monopoliste per definizione e a controllo statale, le cui tariffe sono stabilite per decreto, incuranti di crisi economiche e costi delle materie prime, a richiesta anelastica, attirano subito la nostra attenzione. Buone sia le società di rete elettrica come National Grid (che non paga odioso doppio dividendo), Terna e Red Electrica che quelle del Gas come SNAM, ora un po’ appannate dalla fantomatica green economy ma in realtà necessarie anche nel processo di decabornizzazione. Interessante anche il baraccone volante ENAV pronto a mietere sontuosi pedaggi nella navigazione aerea appena ripartirà il circo, assolutamente sottovalutato.
Gli anal-isti continuano a non capirci niente e a puntare tutto su innovazioni disruptive che promettono solo perdite su perdite per gli anni a venire, tralasciando il baraccone che grigio e privo di appeal non ha bisogno di storytelling farlocchi e fuffosi e viene invece raccattato da investitori accorti che lo infilano ad affiancare bond sempre più avari di cedole sostanziose!
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