Ecco cari adepti un’altra succosa possibilità di gain: i disastri. Siano essi terremoti, esplosioni di centrali nucleare o incidenti aerei, è sempre possibile guadagnare dai feroci quando inspiegabili crolli azionari, repentini e irrazionali, che seguono la comunicazione dell’evento. L’ultimo appena ieri, l’incidente aereo in Africa con crollo di Boeing, su voci di (improbabili) difetti di fabbricazione del velivolo, poi risalita in poco tempo del 10%. Algoritmi automatici e fughe come greggi di pecore aiutano a spiegare lì’irrazionale dietro questi meccanismi la cui conoscenza aiuta. L’impacchettamento spinto di prodotti finanziari è un altro meccanismo di propagazione molto interessante e sfruttabile: ad esempio dopo l’incidente di Fukoshima crollarono velocemente tutte le società elettriche , per il semplice fatto che chi ne deteneva l’indice aggregato vendette tutto in blocco senza starsi tanto a curare di questo e di quello, la paura ha le sembianze di fugace leprotto impaurito che prima salta e poi guarda cosa è successo veramente. Unica controindicazione: la velocità e la prontezza di acquisto ricoprono un ruolo fondamentale nell’azione, rendendo tali operazioni esclusiva di mano-leste e maniaci del click veloce. Ma la soddisfazione di tali operazioni è senz’altro impareggiabile !
Be ready !!
Atlantia è un altro esempio. In 6 mesi dal disastro ha avuto un recupero ottimo. Un po’ di cinismo non guasta