Deja-vu HiTech

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Cari adepti oggi parleremo di una nuova bolla pronta a scoppiare. Certo potremo anche sbagliarci e le aziende che andremo analizzare ci potranno stupire, ma forse anche no. In ogni caso il nostro vate Graham si terrebbe ben alla larga da questa azioni iper-care.

Ricordate la regola n.1 dell’investimento: never lose money.

Andiamo ad analizzare le famose FAANG (Facebook-Apple-Amazon-Google-Netflix) che stanno tenendo in alto l’indice S&P con le loro folli salite, molto simili all’era delle dot.com. Allora qualunque cosa fosse legata ad internet volava nell’iperuranio, con prospettive “to go to infinity and beyond”. Quanta follia. La maggior parte di quelle aziende non hanno superato il rigido bear market del 2000 e del 2001. Quelle rimaste continuano il loro onesto business con discreto successo: AOL, Yahoo, Cisco, EMC….

Ora la stessa cosa avviene con e-commerce e social. Certo gli anal-isti tuoneranno che “this time is different” e “disruptive technology”. Come no. Ma veramente queste aziende possono macinare gli utili che promettono ? Hanno davvero un vantaggio incolmabile ? O faranno la fine di Internet Explorer e MySpace ??!?

Ma andiamo con ordine:

Cattura

Come potete vedere, a fronte di un aumento del mercato borsistico del 6,2%, le FAANG hanno trottato molto di più. Solo Facebook ha frenato dopo lo scandalo dei dati di Cambridge Analytica. Ma la cosa impressionante sono i P/E di queste società, tutti superiori al 15 che Benjamin suggerirebbe come massimo livello per un buon acquisto.

Certo l’intero indice è caro, intono ai 25. Da questo punto di vista APPLE sembra andare discretamente e ha un ottimo track record, oltre che una montagna di cash.

Ma le altre ?

Iniziamo da Amazon.com, ormai preda di un delirio di onnipotenza: Farmacie, Cibo, Amazon-pay, e chi ne ha più ne metta. L’e-commerce ha il mondo davanti a se. Certo le performance sono impressionanti: oltre la metà della crescita dell’e-commerce amerikeno viene dal colosso di Seattle. Ma è davvero un business profittevole? A noi sembra che i margini siano bassini. Anzi il mega-conglomerato di Jeff Bezos non ha mai fatto utili significativi. Gli anal-isti dicono che è “la strategia dell’azienda”. Beh che dire, Graham non sarebbe affatto d’accordo: meglio guardare al presente che a mirabolanti utili futuri. L’unico business che sta dando buoni risultati di profitto sono i cloud services (oltretutto non leader nel mondo enterprise ma solo consumer). Un po’ pochino. Ora un’azienda che GIA’ possiede il 40% del mercato USA e non fa uno straccio di utile da ANNI…. fate vobis.

Di Netflix neanche parliamo: anche qua ottime prospettive ma multipli folli. Come comprare una Ferrari 40 milioni di €.

Google e Facebook sono una via di mezzo: multipli esosi ma il business tiene. Business incentrato al 95% e oltre sulla pubblicità, su cui Facebook dimostra un trend di crescita veramente impressive. Mountain View con le sue “bets” (scommesse) è molto più diversificato ma fra mongolfiere e macchine che si guidano da sole finora non ha guadagnato un centesimo. Chissà… chi vivrà vedrà ma l’intelligent investor non si lascia impressionare da razzi e ricerche ancora inconcludenti. Tutti e due però arrancano nei mercati emergenti (Cina, Brasile, Sud Est asiatico etc.) e hanno quindi raggiunto una base utenti non facilmente espandibile. La pubblicità può ancora aumentare, ma quanto ? Entrambe hanno una solida posizione finanziaria. Diciamo che sarebbero interessanti con uno sconto del 40% sul prezzo attuale, anche se certe aziende “Growth” difficilmente vanno così a sconto… insomma gli diamo un giudizio tra “Hold” e “Sell”. Probabilmente al prossimo bear market con magari la spintarella di uno scandaletto o un trimestre andato male ci si ripensa.

A presto su questi schermi !

 

 

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