Eccoci cari adepti ad un nuovo appuntamento con ManzianaFinanza. Ormai si iniziano a tirare le somme tra tacchini ed alberi di Natale dell’anno quasi trascorso. Ebbene come potete leggere in questo articolo
del prestigioso Wall Street Journal i cari anal-isti di New York hanno clamorosamente toppato tutte le loro previsioni per il 2017.
C’era da aspettarselo sono anni che minacciano crolli sempre più grossi del mercato senza mai prenderci incapaci di cogliere tra le righe la giusta lettura del momento. L’oracolo si riserva per il momento di commentare l’anno e fare previsioni per il 2018. Certo ora è il momento di navigare a vista e mantenersi abbastanza liquidi o su strumenti a breve termine. Si segnalano in questo senso obbligazioni scadenza 18 mesi con un rendimento decente (in Euro) intorno al 2% come le Mittel 6% Luglio 2019 , azienda abbastanza solida che ha recentemente rifinanziato quasi interamente il suo debito fino al 2023, le buone subordinate Unicredit 2025 Callable a tasso variabile estremamente reattive ai tassi di mercato e anche le Ubi 6% amortizing con scadenza ottobre 2019. Si tratta inoltre di ottime “bare fiscali” in grado di generare minusvalenze che useremo negli anni a venire quando i copiosi gain saranno minacciati dal vorace Erario. Un mix di questi tre titoli coadiuvato da un bel ETF inflation-linked (facciamo 25% di ogni strumento) permette di dormire tra due guanciali nell’attesa di storni copiosi nel prossimo futuro. Se invece tutte le salsicce della Montepaschi non vi hanno ancora saziato potete aggiungere un po’ di guanciale impepato ossia la MPS 27 Gennaio 2020 anch’essa vicina al 2% e ormai sicura come un BOT.
Intanto l’anno 2017 tra Cinte Senesi, gioielli Vicentini e la evergreen Petrobras unito a buone performance del comparto azionario (la cui allocazione prometto di descrivere in un futuro post in maniera dettagliata) ci danno già la certezza di un 2017 con rendimento a doppia cifra. Stay tuned !!!