Il declino continua

Carissimi adepti siamo oggi a commentare le recenti news che vedono la madrepatria stivaletta in pompa magna rivalutata, con tanto di agenzie di rating entusiaste dei progressi lemoneri in tema di bilancio e riforme PNRR, investimenti produttivi e nuova lena che ne farebbero quasi un modello per l’occidente recalcitrante a seguire le necessarie vie dell’aggiustamento e della modifica di strutture sociali antiquate e pensate 50 anni fa. Ma quanto c’è di vero in questo tripudio di orgoglio nazionale ?

In realtà nulla di quanto sta accadendo in questi mesi ha minimamente scalfito lo scenario e gli aspetti peculari del declino che si sono così dettagliatamente descritti in Velocità di Fuga, libro che se vi siete persi è ancora acquistabile

Quindi cosa è realmente successo ? Perchè la terra dei limoni si è ora redenta e addirittura si appresta a superare UK e Francia tra le nazioni del triste occidente ? Ebbene ci sono ben due aspetti che hanno permesso un rimbalzo del gatto morto che non si vedeva da almeno 15 anni ossia dal 2010, prima che la famigerata crisi dei debiti sovrani mal curata facesse dei disastri che si sono protratti tra crescita asfittica e crollo del potere di acquisto fino al 2020.

Ma andiamo ad elencare velocemente le due molle che fanno saltare il felino deceduto:

a) Aumento spropositato di crescita a debito: grazie al “bonus 110” e poi ai fondi del PNRR, si è iniziato a spendere fior di miliardi incuranti di vincoli di bilancio e debito pubblico che in mezzo ai disastri dei vicini ora sembra più politicamente tollerabile di quanto non fosse qualche anno fa. Questi fondi diciamo subito che sono stati in larga parte mal spesi e hanno un ritorno (ROI) estremamente basso se non nullo, per quanto nel breve termine naturalmente abbiano creato un giro di affari che ha dato una certa linfa all’economia asfittica.

b) L’inflazione. Per quanto l’aumento dei prezzi sia mal visto dagli economisti, questa ha numerosi vantaggi soprattutto per l’economia simil mediovale e low tech che caratterizza la penisola, oltre a dare un effetto di arricchimento ai vari proprietari stivaletti di immobili e altri asset reali, che sono numerosissimi. Chi ha infatti ha avuto il pregio di leggere il libro rivelatore sa che nonostante l’economia ridicola la ricchezza nazionale accumulata nei secoli è ingente e diffusa, anche se generalmente allocata in maniera sgraziata soprattutto sul mattone, tanto da fare ricchezza mediana dell’Italia praticamente identica agli USA.

Ma c’è di più. Questo fenomeno monetario permette molto facilmente, stante le leggi estremamente rigide sul fronte nominale, i tempi biblici nell’adeguamento dei contratti collettivi di lavoro, etc. di abbassare il costo del denaro e del lavoro e quindi rilanciare l’unica cosa che tiene a galla l’economia ossia l’export di beni a basso valore aggiunto e quindi collocati nei settori a leadership di prezzo, molto legati al costo della manodopera. Ma altro fattore importante è la possibilità del vile gabelliere di usare fiscal drag e IVA per martoriare il povero contribuente, come i dati segnalano, aumentando la pressione fiscale senza farsi vedere troppo, anzi millantando tagli dell’IRPEF inesistenti una volta constatato che 1000 € oggi valgono 750€ di 5 anni fa.

Capite quindi le principali ragioni del momento di gloria, che vede comunque salari reali in discesa e crescita del PIL dello 0,x nonostante gli investimenti di cui sopra, non c’è molto da rallegrarsi oltre a prendere profitto sui titoli di stato così tanto saliti rispetto ad altri bond più generosi come i summenzionati paesi ora anch’essi in discesa ma su un punto del crinale declinista sicuramente più alto della penisola taccuta.

Che il tricolore sia con voi !

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