
Carissimi adepti, siamo oggi a parlare della nuova manovra di bilancio USA che invece che in autunno inoltrato come da noi è appena passata al Congresso. Attenzione qui non si vuole disquisire di politica a stelle strisce e delle trovate di The Donald quanto degli effetti di questa manovra monstre potrebbero avere sui nostri portafogli finanziari giocoforza molto esposti all’economia statunitense.
Il calo del dollaro degli ultimi mesi e il collasso dei mercati di aprile lasciavano presagire futuri nuovi rovesci che non mancheranno quando dalle sparate si passerà ad evidenti fatti come appunto la legge finanziaria di cui in titolo.
Ebbene il nostro Donald decide per una manovra pro business con taglio allo stato sociale e alla sanità, sussidi per poveri decurtati in cambio di taglio tasse per i ricchi. Gli economisti già starnazzano che le misure non sono molto pro-crescita ma su questo non ci faremo molto affidamento. Ben più evidente invece l’aumento del deficit e debito che assumono dimensioni preoccupanti tali da non farci molto tranquilli sui debiti yankee ma di riflesso sui debiti di quasi tutti i paesi sviluppati che come sappiamo vanno a rimorchio della locomotiva americana.
Bene quindi cercare di ridurre esposizione ai debiti e privilegiare azioni anche magari maggiormente stabiliti come infrastrutture, utilities e ETF con vari “stili” più conservativi come Min Vol o Health Care.
I tagli alle tasse non faranno che confermare trend consolidati di inflazione degli asset e arricchimento del capitale. In attesa che l’ominicchio Powell possa essere sostituito a breve da una stampante a tutta forza.
Beautiful !!!