Il Toro di pezza

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Cari adepti i giorni diventano settimane e le settimane pesano come anni nei mercati finanziari sempre più isterici e variabili a causa della pandemia più potente degli ultimi 102 anni. Ebbene dopo le paure irrazionali e sempre più nevrotiche di Mr. Market, ecco un’altrettanto irrazionale risalita, spinta dalla FED che compra a più non posso bond anche spazzatura, abbassa i tassi di interesse, immette trilioni e trilioni di liquidità per puntellare un mercato in caduta libera, timorosa di fallimenti a catena di aziende a fatturato zero, da ristoranti a navi da crociere, da compagnie aeree a case automobilistiche. Per non parlare delle società che estraggono olio di scisto (SHale Oil) ormai abbattute e sul lastrico a causa della guerra dei prezzi del petrolio, il cui consumo si prevede addirittura dimezzarsi nel trimestre.

Insomma una vera catastrofe, assolutamente non prezzata negli indici che dopotutto sono ancora sotto di poco più del 20% dai massimi raggiunti due mesi fa quando nulla era all’orizzonte. Ora con crolli del PIL previsti a due cifre e disoccupazione galoppante le prospettive sono ancora invariate ? Pensiamo proprio di no. Per questo il consiglio è certamente di andare short o rimane liquidi in attesa di un nuovo crollo, previsto e prevedibile. Insomma la classica “bull trap” salita di un toro finto in periodo di recessione, rimbalzetto del 23% ma privo di linfa vitale. Un toro di pezza ripieno di pagliericcio, a cui non crede nessuno tranne qualche anal-ista di Wall Street che parla di pericolo scampato e vaccino alle porte…

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