Il ritorno dei bond

Finalmente cari adepti, dopo anni di magra con rendimenti 0,xx%, iniziamo a rivedere la luce, interessanti occasioni sul mercato dei titoli obbligazionari che sembravano destinati a morte certa.

A parte i bond russi già visti nel precedente articolo, che però potrebbero subire un grave blocco delle contrattazioni e non rispecchiano pienamente, nonostante il forte calo, un adeguato rendimento, ecco spuntare come funghi nuove gustose occasioni che aspettano solo di essere colte dagli intrepidi gainer che si affacciano su queste pagine.

Interessantissimi si stanno facendo i titoli di stato rumeni, che con un calo invero straordinario, sono arrivati a rendere oltre il 4% netto in valuta europea. Un rendimento che per un’obbligazione investment grade, seppur al limite (BBB-) non si vedevano da anni. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra scadenze variegate e pezzature da 1000 € a lotto per la gioia di chi non possiede milioni da investire su asset comunque non proprio tranquillissimi.

Chiaramente la guerra ai confini e difficoltà economico politiche influiscono sui corsi obbligazionari martoriati della repubblica del mar Nero ma non lasciamoci intimidire: sopratutto quei titoli pesantemente sotto la parità, con anche prezzi sotto gli 80 come il 2041 2,75% (ISIN XS2330514899) e il 2050 3,375% (ISIN XS2109813142) sembravano fino a pochi mesi fa un miraggio.

Naturalmente si potrebbe ancora scendere sulle notizie intrise di paura dal fronte del Donbass ma lo speculatore attento e paziente non potrà che essere ricompensato egregiamente da queste perle nascoste!!

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